“Quello che abbiamo trovato è una grande resistenza affiancata al sogno. Per ora le donne afghane resistono e hanno la volontà di realizzare il sogno”. Così Antonella Mariani, giornalista di Avvenire, che insieme alla collega Viviana Daloiso, ha presentato il libro dal titolo “Noi afghane. Voci di donne che resistono ai talebani”, ieri pomeriggio nella sala caduti di Nassirya del Senato. “Lo scorso anno – ha ricordato Mariani -, a ridosso dell’8 marzo, ci siamo chiesti di cosa parlare e abbiamo immaginato le donne di cui si parla meno, che sono meno illuminate dalle cronache, e abbiamo pensato alle donne afghane che dopo l’agosto 2021 sono state nascoste nelle loro case. Per tutto il mese di marzo abbiamo pubblicato ogni giorno una testimonianza con cui poi abbiamo realizzato il libro”. “Noi giornaliste di Avvenire – ha spiegato – abbiamo prestato alle donne rimaste in Afghanistan la nostra penna, ma abbiamo sentito tante afghane che sono arrivate in Italia”. “Con il nostro piccolo contributo vogliamo migliorare le condizioni, grazie a una raccolta fondi abbiamo realizzato delle scuole in Afghanistan che consentono alle ragazze di studiare. Le scuole sono state visitate da Lucia Capuzzi che ha realizzato un reportage intitolato ‘The dreamers’. Il loro progetto è tornare alla libertà e ai loro progetti di vita”. La parola chiave è resistenza, secondo Viviana Daloiso: “Le ragazze fuggite – ha sottolineato – hanno il sogno di tornare in Afghanistan, vogliono tornare nella loro bellissima terra. La resistenza viene esercitata nelle piccole cose: imparare a fare le unghie a un’altra donna, fare uno sport o sognare di farlo. La speranza di poter studiare ci ha fatto capire che lo sbocco necessario della campagna fosse permettere di farle studiare, una cosa che a noi appare scontato”.