“Un patto col territorio che dà ragione alla vostra presenza. Un settimanale diocesano se perde il rapporto con il contesto di riferimento smarrisce completamente la sua essenza. La radicalità, nel senso pieno del termine, cioè l’andare fino alle radici, sta proprio nel rapporto viscerale con le Chiese locali, con i paesi, con le persone. Senza questa bussola preziosa si perde l’orientamento”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, aprendo la XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc). Il vescovo ha invitato a scrivere “un nuovo patto che metta al centro la difesa delle donne contro ogni forma di violenza, il dare voce a chi non ha voce, l’abbattimento dei muri di odio che si innalzano, il rifiuto della cultura dello scarto, il linguaggio come forma di incontro, la ricchezza spirituale che è sempre un guadagno, e tanto altro ancora… Un nuovo patto che non faccia a meno della transizione digitale e che, per questo, favorisca il dialogo generazionale”. “Certamente le testate Fisc hanno una diffusione capillare in forma cartacea e il digitale può sembrare ancora oggi una sfida. Ma proprio per questo è una grande opportunità: lo scambio tra generazioni può favorire la trasmissione attraverso canali differenti. Non abbiate paura di questo! Percorrere le strade digitali è vivere la dimensione relazionale in una prospettiva di contemporaneità. Per questo, vi invito a esplorare percorsi nuovi con l’identità di sempre”.