La rete spagnola “Migrantes con Derechos” (Migranti con diritti), formata da organizzazioni ecclesiali che lavorano con migranti e rifugiati, ha reso pubbliche le conclusioni dell’ultima riunione cui hanno partecipato 53 membri provenienti dalle diocesi di Almeria, Cadice-Ceuta, Huelva, Malaga, Jerez, Isole Canarie, Nivariense in Spagna oltre che da Tangeri, Rabat e dalla prefettura del Sahara occidentale in Nord Africa. Nel documento gli esponenti della rete indirizzano una serie di raccomandazioni al nuovo Governo Sanchez insediatosi a Madrid questa settimana. Con riferimento al Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, Migrantes con Derechos esprime la “preoccupazione per la deriva che le varie posizioni degli Stati membri dell’Unione europea stanno assumendo”, continuando a “privilegiare politiche restrittive in materia di protezione internazionale” e la riduzione delle garanzie nelle procedure per i richiedenti asilo. Viene sottolineata la necessità di un cambiamento di approccio nelle leggi e nelle politiche migratorie sia in Spagna che nell’Unione europea al fine di evitare “inutili sofferenze” ai migranti e rifugiati ed evitare le morti sulle rotte migratorie. In relazione all’aumento dei flussi migratori verso le Isole Canarie, la rete approva la proposta congiunta di migliorare l’assistenza e l’accoglienza dei migranti presentata recentemente dalle Delegazioni Migrazione e Caritas delle due diocesi canarie. A tal fine viene rivolta l’esortazione a riprendere nel Parlamento spagnolo il dibattito proposto da varie realtà sociali ed ecclesiali a favore della regolarizzazione dei migranti nel Paese.