“Un’esperienza spirituale e personale straordinaria”. Sintetizza così l’esperienza della partecipazione al Sinodo sulla sinodalità suor Maria Nirmalini, superiora generale della Congregazione del Carmelo Apostolico e presidente della Conferenza delle religiose e dei religiosi in India, intervenendo in collegamento video alla 100ª assemblea dell’Unione superiori generali (Usg) in forma congiunta con l’Uisg (Unione internazionale superiori generali). “Il Sinodo ci ha guidato attraverso le doti e l’unicità delle nostre Chiese come popolo di Dio, ma ci ha anche fatto riflettere sulle ombre e sulle vulnerabilità, specialmente sulla questione degli abusi verso i vulnerabili e le donne, sia laiche che religiose. Le conversazioni e le riflessioni – ha precisato suor Nirmalini – ci hanno sfidato su questioni legate alla giustizia e alla dignità delle donne e al loro coinvolgimento nella Chiesa. Una riflessione più profonda ci ha portato a ragionare insieme sulla co-responsabilità e sull’coinvolgimento di tutti nel processo decisionale”. Per la superiora, è necessario “iniziare nei nostri spazi di lavoro uno stile di leadership sinodale in cui ogni voce conta, ridurre la struttura gerarchica nelle Congregazioni religiose e sviluppare una forma di leadership più circolare e partecipativa, ascoltare le voci dei giovani e dei laici che hanno molta saggezza da offrire”.