“Non c’è dubbio che in questo particolare momento la Chiesa abbia bisogno della testimonianza della vita consacrata, non solo nelle nuove chiamate alla missione del nostro tempo, ma forse ora più che mai, per il valore della testimonianza di un modo di essere insieme, pregare insieme, discernere insieme, rispondere insieme in missione, un modo di essere insieme che può aiutare la Chiesa a crescere nella sua capacità di continuare lungo il cammino sinodale”. Lo ha detto suor Mary T. Barron, superiora generale della Congregazione delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli e presidente della Uisg (Unione internazionale superiori generali), aprendo questa mattina la 100ª assemblea dell’Unione superiori generali (Usg) sul tema “Sinodalità. Un rinnovato appello alla profezia della speranza” in forma congiunta con l’Uisg. Suor Barron ha parlato della necessità di “una più profonda autentica comunione della vita religiosa maschile e femminile, che è una potente testimonianza del desiderio di rispondere agli impulsi dello Spirito per chiamare tutti i doni al servizio della missione”. “Ci sono molte situazioni di sofferenza nel nostro mondo, sofferenze insopportabili in cui molte persone possono e riescono a sopportare a causa della loro speranza nel Signore. Ma molti disperano sotto il peso della loro sofferenza e invocano una speranza che solo la fede può portare. Queste situazioni, queste persone sofferenti, il nostro pianeta ha bisogno della testimonianza di una profezia di speranza”, ha concluso la presidente, invitando ad essere “pellegrini di speranza”.