Palestinesi dal Papa: “abbiamo invitato Francesco a Gaza”

“È un genocidio”. Lo dicono i familiari dei palestinesi che oggi, prima dell’udienza generale, hanno incontrato il Papa. “Non avevamo aspettative quando siamo andati dal Papa, ma il Papa ha riconosciuto che viviamo un genocidio”, hanno riferito i 10 partecipanti alla conferenza stampa organizzata questo pomeriggio con i partecipanti all’udienza papale mattutina, prima dell’udienza generale, quando Bergoglio ha ricevuto in udienza in tempi distinti anche le famiglie israeliane. Il pontefice avrebbe riposto – dichiarano tutti e dieci i palestinesi ricevuti in udienza – che si tratta di una buona idea e che verrà quando le condizioni lo permetteranno. Secondo quanto riferito dai presenti, i palestinesi martiri sono 13.300 persone, di cui 5.600 bambini e 3.500 donne, fino all’altro ieri. L’ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede, Issa Kassisieh, da parte sua ha rilanciato le parole pronunciate dal Santo Padre durante l’udienza loro concessa – “non è guerra, è terrorismo” – e ha affermato: “Qui è l’inferno: Gaza è diventata un cimitero di bambini”. “Non è una guerra, perché è contro i civili, è un genocidio”, hanno incalzato i presenti: “Il cessate il fuoco non è abbastanza, perché mantiene lo status quo delle ostilità”. “Abbiamo chiesto al Papa di venire a Gaza”, è stato riferito durante la conferenza stampa: “Per fermare la guerra deve visitare Gaza e parlare di pace. Solo lui può farlo”.

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