“Faremo tutto il possibile per fornire soccorso ai bisognosi a Gaza durante la tregua umanitaria di quattro giorni. La pausa umanitaria concordata tra i gruppi armati di Gaza e Israele deve aprire la strada a un cessate il fuoco duraturo”. A chiederlo è Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc) che ricorda che “per sostenere una ripresa a lungo termine, abbiamo bisogno di un accesso illimitato agli aiuti umanitari e alle garanzie di sicurezza in tutta Gaza. È necessario – ribadisce – un cessate il fuoco prolungato per prevenire ulteriori morti civili e garantire sicurezza alle persone che necessitano di assistenza umanitaria vitale”. Circa l’accordo stipulato tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi Egeland chiede che “tutti devono essere rilasciati senza indugio. Né gli ostaggi né l’accesso agli aiuti umanitari dovrebbero mai diventare merce di scambio nei negoziati politici o militari. Costituisce un precedente pericoloso. I civili non devono mai essere soggetti a detenzione arbitraria o bombardamenti indiscriminati. Gli aiuti umanitari non dovrebbero mai essere condizionati da obiettivi politici o strategici”. “L’inverno è alle porte – conclude – e sarà un disastro riaccendere questo conflitto. Piccoli rifugi hanno ospitato decine di persone, con poco cibo e acqua e con crescenti rischi per la salute. I bambini sono traumatizzati e molti affrontano un futuro senza genitori e fratelli. Hanno bisogno di aiuto urgente e a lungo termine. Ciò può avvenire solo attraverso un cessate il fuoco prolungato”.