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Parlamento Ue: Statuto dell’artista. Proposte tutele e migliori condizioni di lavoro per gli operatori culturali

Proposte di misure per migliorare le condizioni di vita e di lavoro per i professionisti che operano nei settori dell’arte, della cultura e della creatività. Su questo si concentra la risoluzione di iniziativa legislativa, adottata oggi dall’Europarlamento. I deputati sottolineano che “il divario tra i sistemi sociali nazionali, le diverse condizioni per gli artisti nei vari Stati membri e le norme applicabili ai lavoratori autonomi creano condizioni inique”. Una nota spiega che il settore, impiegando il 3,8% della forza lavoro dell’Ue e rappresentando il 4,4% del Pil, “non è sufficientemente protetto”. Poiché il settore “è caratterizzato da modelli di lavoro atipici, reddito irregolare e minori possibilità di contrattazione sociale, comporta l’esistenza di lavoro sottopagato o non retribuito”. Il Parlamento chiede un quadro dell’Ue che combini strumenti, legislativi e non, “per migliorare le condizioni sociali e professionali degli artisti e degli operatori culturali e creare dunque una situazione equa per tutti gli artisti e i professionisti creativi dell’Ue”.
“Dobbiamo dimenticare il mito dell’‘artista affamato’”, ha dichiarato il correlatore della commissione cultura e istruzione, lo spagnolo Domenec Ruiz Devesa. “I professionisti culturali e creativi non scelgono di trovarsi in una situazione precaria; si tratta di un difetto di progettazione di sistemi non adatti alle loro specifiche condizioni di lavoro e agli squilibri di potere nel settore. Abbiamo bisogno della volontà politica di istituire un quadro dell’Unione per la situazione sociale e professionale dei professionisti della cultura”.
Dopo il voto del Parlamento, la Commissione dispone ora di tre mesi per reagire, informando il Parlamento circa le misure che intende adottare.

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