Economia: card. Zuppi, “se non ha al centro la persona perde se stessa, impazzisce”. “Intelligenza artigianale” antidoto a “intelligenza artificiale”

“Quando l’economia va contro la persona, c’è qualcosa che non va, che va corretto”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, dialogando con la giornalista Monica Maggioni e il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, durante l’assemblea annuale di Confartigianato, in corso a Roma. “Se l’economia non ha al centro la persona perde se stessa, impazzisce”, il monito del cardinale sulla scia di uno dei cardini della dottrina sociale della Chiesa, che “ha sempre al centro la persona”, e quindi “il senso etico e morale”. “Altrimenti – il monito – quando si arriva all’uomo per il lavoro, è pericolosissimo”. A questo proposito, Zuppi ha rilanciato il concetto di “intelligenza artigianale”, contenuto nella relazione fatta poco prima da Granelli: “Si parla molto di intelligenza artificiale, che è un grandissimo strumento, ma a cui manca sempre un pezzo”, ha osservato il presidente della Cei. “L’intelligenza artificiale è un’intelligenza creativa, ma non costruirà mai qualcosa di nuovo. Il più grande artigiano è il Padreterno, dotato di una creatività che non sarà mai artificiale”. “Nell’artigianato c’è qualcosa che non si può copiare”, ha fatto notare il cardinale rendendo omaggio ai presenti: “Anche quando l’artigiano copia, c’è sempre qualcosa di suo, che va oltre”.

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