La Commissione Ue, nell’ambito del pacchetto per il semestre europeo (governance economica), fornisce raccomandazioni per la zona euro. “Quest’anno l’attenzione si concentra sulle risposte politiche alle sfide dell’inflazione elevata e della competitività”, afferma il documento diffuso oggi. Gli Stati membri della zona euro dovrebbero: adottare politiche fiscali coordinate e prudenti e ridurre le misure di sostegno energetico, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche ed evitare di alimentare pressioni inflazionistiche; garantire livelli elevati e sostenuti di investimenti pubblici e promuovere gli investimenti privati; sostenere sviluppi salariali che attenuino la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori; accrescere la competitività migliorando l’accesso ai finanziamenti, facendo progressi nell’Unione dei mercati dei capitali e garantendo che il sostegno pubblico ai settori strategici rimanga mirato e non crei distorsioni nella parità di condizioni del mercato unico.
Vi è poi la relazione sul meccanismo di allerta, definito “un esercizio di screening volto a individuare potenziali squilibri macroeconomici”. Individua gli Stati membri per i quali sono necessari esami approfonditi per valutare se presentano squilibri che richiedono un intervento politico. “La tornata precedente della procedura per gli squilibri macroeconomici aveva concluso che Cipro, Germania, Grecia, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia presentavano squilibri o squilibri eccessivi. Di conseguenza, nel ciclo 2023-2024 verranno nuovamente preparati esami approfonditi per questi Paesi”.