Commissione Ue: governance economica. Dubbi sulla manovra economica di Italia e Germania

Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis (Foto Parlamento europeo)

“Promuovere la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomica, con l’obiettivo di favorire la sostenibilità competitiva”. Sono le quattro priorità del semestre europeo, ovvero il ciclo di coordinamento delle politiche economiche tra i 27 Paesi Ue. Il documento della Commissione è stato presentato a Strasburgo dai commissari economici. “Affrontare le sfide strutturali ed emergenti per realizzare appieno il potenziale competitivo di ciascuno Stato membro sarà uno dei punti focali del ciclo di quest’anno. Ciò include l’eliminazione delle strozzature agli investimenti pubblici e privati, il sostegno a un contesto imprenditoriale favorevole e la garanzia dello sviluppo delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale”, vi si legge. “Inoltre, nel 2024, la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita sarà disattivata. La politica fiscale deve sostenere la politica monetaria nel ridurre l’inflazione e salvaguardare la sostenibilità fiscale, fornendo al contempo spazio sufficiente per investimenti aggiuntivi e sostenendo la crescita a lungo termine”.
La Commissione ha valutato la coerenza dei documenti programmatici di bilancio per il 2024. “Nel complesso, la Commissione è del parere che i documenti programmatici di bilancio di Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Irlanda, Slovenia e Lituania siano in linea con queste raccomandazioni del Consiglio. I documenti programmatici di bilancio di Austria, Germania, Italia, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovacchia non sono pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio. I documenti programmatici di bilancio di Belgio, Finlandia, Francia e Croazia rischiano di non essere in linea con le Raccomandazioni del Consiglio”.

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