Con il titolo “La cultura della cura nella Chiesa in America Latina e nei Caraibi: condividere il cammino”, si è svolta questo fine settimana, a Santiago del Cile, la Riunione dei vescovi responsabili delle commissioni di prevenzione degli abusi nelle Conferenze episcopali del continente. L’incontro è stato promosso, in coincidenza con la Giornata di preghiera contro gli abusi, dal Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam) e dalla Conferenza episcopale del Cile (Cech), in risposta all’appello alla tolleranza zero per gli abusi lanciato da Papa Francesco. I partecipanti hanno analizzato la situazione degli abusi sessuali nel contesto ecclesiale dei diversi Paesi, le conseguenze che il problema ha generato in termini di comunicazione e nella percezione dell’opinione pubblica sulla Chiesa. Oltre ai rapporti con l’esercizio della giustizia statale in questi casi. Sono stati presentati anche i risultati e le sfide delle strutture nazionali e diocesane attualmente coinvolte nella prevenzione e nell’accoglienza delle denunce, nonché le iniziative attuate allo stesso scopo nell’ultimo anno. Dalla Santa Sede, sono giunti rappresentanti del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che hanno riflettuto sulle politiche di prevenzione e cura nella prospettiva della Chiesa universale e dell’attività pastorale di associazioni e movimenti. Una ricerca che dallo scambio di esperienze si è concentrata sull’accompagnamento delle vittime, che si aspettano dalla Chiesa una risposta efficace, coerente con la tutela dei più deboli. All’incontro hanno partecipato delegazioni di Argentina, Bolivia, Colombia, Cuba, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Uruguay, Venezuela e Cile, oltre a rappresentanti della Confederazione latinoamericana e caraibica dei religiosi (Clar).