È di 21 morti il bilancio provvisorio dalle piogge torrenziali che hanno colpito la Repubblica Dominicana, compresa la capitale Santo Domingo, nel fine settimana, mentre gli sfollati sono circa ottomila. In molte zone del Paese sono interrotti il servizio elettrico e l’approvvigionamento idrico, mentre Centro per le operazioni di emergenza (Coe), mantiene l’allerta in 30 delle 32 province del Paese (e di queste 14 sono in situazione di allerta rossa), in considerazione che, secondo le previsioni meteo, il maltempo è destinato a proseguire.
Il rapporto sull’impatto delle piogge afferma che 7.915 persone sono state sfollate dalle loro case, 583 abitazioni sono state colpite e 29 comunità sono state isolate a causa di inondazioni, frane o innalzamento dei fiumi.
La Conferenza episcopale dominicana (Ced) ha diffuso ieri una nota: “Esprimiamo la nostra solidarietà, soprattutto a coloro che sono stati colpiti dalle attuali condizioni meteorologiche. Esortiamo tutti a prendere le precauzioni necessarie e a seguire le raccomandazioni delle autorità competenti, per garantire la sicurezza di tutti e delle loro famiglie”, si legge. Proseguono i vescovi: “Ci uniamo in preghiera, cercando forza e speranza per superare insieme ogni avversità. Ricordiamo che, come comunità, siamo più forti quando siamo uniti. Preghiamo per tutti coloro che lavorano instancabilmente per fornire assistenza e per il riposo eterno di coloro che sono morti. Continuiamo a essere fari di speranza nei momenti difficili”.