“In Italia abbiamo dati allarmanti sulla povertà educativa, il diritto di accesso all’istruzione non è garantito ovunque allo stesso modo, oltre la metà della popolazione non ha competenze digitali di base e circa un quarto è considerato analfabeta funzionale. La transizione ecologica e digitale rischia di creare ulteriore emarginazione sociale. Ecco perché bisogna impegnarsi sin da subito, e il nostro Paese è già in ritardo rispetto all’Europa, per realizzare una strategia di sviluppo delle competenze”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, a due giorni dal convegno “Il ruolo del Terzo settore per lo sviluppo delle competenze” che si svolgerà presso Industrie Fluviali a Roma. “Servono investimenti nel sistema di apprendimento permanente, la diffusione dei patti educativi territoriali, il potenziamento del sistema di certificazione delle competenze. L’anno europeo delle competenze ci offre una grande opportunità in questo senso, che va colta facendo leva sull’esperienza che il Terzo settore può offrire e sostenendo il suo lavoro in questa direzione”, aggiunge Pallucchi.
L’appuntamento di Roma sarà anche l’occasione per presentare i primi risultati dell’indagine “Noi+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato” sulle competenze di circa 10mila volontari italiani, condotta da Forum Terzo Settore e Caritas Italiana in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre.