Centocinquanta anni fa, il 23 novembre 1873, iniziava la sua attività il Pio Istituto Artigianelli, grazie alla lungimiranza e alla passione educativa di don Zefirino Iodi, denominato “il don Bosco reggiano”, parroco di San Salvatore in Santa Teresa, una parrocchia poverissima di Reggio Emilia. Nel corso dei decenni l’Istituto ha svolto con grande competenza la sua missione: dalle botteghe artigiane, in cui veniva esercitato l’apprendistato, e dalle aule sono uscite decine e decine di qualificati artigiani che certamente hanno contribuito allo sviluppo economico della città e della provincia. La ricorrenza sarà celebrata con una serie di iniziative, che prenderanno il via lunedì 20 novembre, nell’Aula Magna “Artigianelli” della sede dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con il convegno “Pio Istituto Artigianelli: da 150 anni al servizio della Comunità reggiana”, aperto dal presidente Marco Ferrari e dai saluti istituzionali. Seguiranno tre relazioni dedicate alla storia e alle prospettive dell’Istituto. Sempre dal 20 novembre sarà disponibile la “Strenna 2023”, completamente dedicata alla ricorrenza del 150° di apertura dell’Istituto; curata da Gianluca Guidetti, contiene oltre alle relazioni del convegno, numerosi e originali contributi sulla storia dell’Istituto con un ricco corredo iconografico. Lunedì 20 novembre alle ore 17 sarà inaugurata presso la Biblioteca Panizzi la mostra documentaria “Insegnare a pescare. La pastorale sociale di Don Zefirino Iodi e la storia del Pio Istituto Artigianelli a Reggio Emilia (1873-2023)”, a cura di Roberto Marcuccio. Resterà visitabile sino al 16 gennaio 2024. Giovedì 23 novembre l’arcivescovo Giacomo Morandi presiederà nella chiesa cittadina di Santa Teresa – di cui don Iodi fu parroco e dove è ora la sua tomba – la messa in memoria del fondatore dell’Istituto. Venerdì 24 novembre, festa del santo patrono, sarà inaugurata nel battistero di San Giovanni Battista l’esposizione “La raccolta di opere d’arte del Pio Istituto Artigianelli-Ets. Un patrimonio per la città di Reggio Emilia” curata da Aurora Marzi. Resterà aperta sino al 16 gennaio.