“Una Chiesa povera è una Chiesa più fedele al suo Signore, al Cristo-Messia povero e dei poveri. Libera da ogni forma di autoreferenzialità, in ascolto delle Scritture, potrà riconoscere il sopraggiungere fedele del ‘Divino viandante’ lungo il travagliato cammino della vita sempre più caratterizzato dalla perdita della speranza e disseminato di antichi e nuovi scarti umani”. Lo scrive l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, in un messaggio alla diocesi per la Giornata mondiale dei poveri. “I poveri, destinatari privilegiati del Vangelo, ci spronano ad essere discepoli e discepole credibili che vivono nell’oggi con gli stessi sentimenti del Messia – osserva -. I membri fragili delle nostre famiglie, gli ammalati e gli anziani, i piccoli e i poveri della porta accanto, dei nostri quartieri, delle nostre città, i migranti e i rifugiati, abbiano sempre più il primo posto effettivo ed affettivo nelle nostre case, nelle nostre comunità, nelle nostre eucaristie, nelle nostre strutture”. Quindi, l’incoraggiamento ad accoglierli: “Prendiamocene cura senza nessuna pretesa di ricambio o gratificazione”.