“La crescita economica in Italia ha rallentato quest’anno, con i consumi che sono stati schiacciati dall’elevata inflazione e gli investimenti che hanno iniziato a contrarsi dopo l’espansione post-pandemia”. Non sono rosee, come ci si attendeva, le previsioni economiche della Commissione europea per l’Italia. “Dopo una crescita modesta dello 0,7% quest’anno, si prevede una accelerazione moderata allo 0,9% nel 2024, per passare all’1,2% nel 2025, supportata anche dagli investimenti finanziati dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza”. Il commissario Paolo Gentiloni ha affermato durante la conferenza stampa di oggi a Bruxelles: “L’attuazione del Pnrr è fondamentale per sostenere la crescita e per mantenere le prospettive di crescita che, per quanto limitate, esistono nelle nostre proiezioni”, e ciò vale per quest’anno “e per i prossimi anni. Quindi per evitare rischi di recessione”.
Quindi ha tecnicamente spiegato una diversa valutazione rispetto alle previsioni del governo. “Noi, utilizzando i nostri modelli, abbiamo calcolato un impatto potenziale di uno 0,5% di crescita all’anno proveniente dagli investimenti, senza calcolare le riforme del Pnrr. Sembra poco lo 0,5, ma vedendo le cifre complessive della crescita ci rendiamo conto che è molto significativo”.
Tornando ai numeri, l’inflazione nel 2023 si dovrebbe collocare al 6,1%, per scendere il prossimo anno al 2,7%. Disoccupazione: dal 7,6% di quest’anno si passerebbe al 7,4 del 2024. Il debito pubblico rimarrebbe drammaticamente elevato, attorno al 140% sul Pil.