Numerose iniziative in tutta l’Austria in occasione del “Mercoledì rosso” (15 novembre) attireranno l’attenzione sulla sorte dei cristiani perseguitati in tutto il mondo. Mercoledì la “Piattaforma della democrazia cristiana” invita i cittadini a un flash mob sulla Stephansplatz di Vienna. Anche il vescovo ausiliare di Vienna, mons. Franz Scharl, ha annunciato la sua partecipazione. A partire dalle 17 la campagna mira a richiamare l’attenzione sul destino degli armeni del Nagorno-Karabakh, “poiché un’altra minoranza cristiana sta perdendo la propria patria con la loro espulsione”, è scritto nel comunicato di presentazione. In tutta l’Austria anche quest’anno più di 130 chiese, monasteri, conventi e monumenti saranno illuminati di rosso, tra cui il Parlamento di Vienna, la Chiesa di San Carlo e la Cattedrale di Santo Stefano, secondo l’organizzazione umanitaria “Kirche in Not – Aiuto alla Chiesa che soffre”, che organizza il “Mercoledì rosso” dal 2015. Mercoledì 15 novembre, alle 18, mons. Scharl e il parroco nigeriano di Lassee e Schönfeld, don Ikenna Okafor, celebreranno nella Karlskirche di Vienna una funzione per i cristiani perseguitati. A Dechantskirchen, l’associazione parrocchiale di Vorau (Stiria) alle 18 organizzerà una marcia silenziosa guidata dal vescovo diocesano di Graz Wilhelm Krautwaschl, seguita da una messa. “Essere cristiani non è mai stato così pericoloso come lo è oggi”, ha affermato Herbert Rechberger, direttore nazionale dell’organizzazione umanitaria per l’Austria. “Ecco perché vogliamo usare l’illuminazione rossa di chiese, monasteri e monumenti di questo Paese per attirare l’attenzione sugli innumerevoli attacchi contro i cristiani”.