Salute mentale giovanile: Rizzi (Soleterre), “fondamentale intervenire tempestivamente per evitare che i sintomi peggiorino”

La tavola rotonda che si svolgerà sabato 18 novembre all’Università Cattolica di Milano per presentare i percorsi psicologici di “Upgrade!” – progetto finanziato da Fondazione Cariplo all’interno del bando “Attenta-mente” e realizzato da Fondazione Soleterre, Fondazione Guzzetti, Università Cattolica e Fondazione Irccs Policlinico San Matteo- sarà l’occasione per riflettere sul benessere psicologico dei più giovani e, soprattutto, come raggiungerlo, grazie anche ai percorsi proposti da “Upgrade!” con un coinvolgimento attivo di 800 minori tra i 14 e 18 anni attraverso le attività per le scuole e, indirettamente, di almeno 5.000 adolescenti grazie ad eventi e iniziative di sensibilizzazione dedicate e che si svolgono nell’area metropolitana di Milano e nella provincia di Pavia. I disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva sono molto frequenti e si stima ne sia affetto tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale tra gli 0 e i 17 anni. La pandemia ha amplificato questo fenomeno specialmente nella fascia di adolescenti che va dai 14 ai 18 anni. Questi dati trovanoe riscontro in fenomeni sociali sempre più preoccupanti: violenza fisica verso gli altri – e verso se stessi – violenza verbale, dipendenze da alcol, sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo. Si è rilevato, infatti, che dall’inizio del 2023, sui duecento colloqui mensili effettuati da Soleterre presso il Policlinico San Matteo di Pavia (soprattutto all’interno dell’Oncologia pediatrica), sono state 8 le famiglie “esterne” che hanno portato i loro figli per problemi legati alla ludopatia. Così come per gli episodi di violenza efferata tra coetanei, questi eventi sono il sintomo di un disagio molto più profondo, legato spesso a disfunzioni relazionali. In questi casi, è fondamentale il coinvolgimento della famiglia nel processo terapeutico dei figli proprio perché il nucleo famigliare è il primo sistema sociale che si riflette sui modi in cui può essere alimentato o limitato un atteggiamento ostile nei confronti dell’altro.
“È fondamentale intervenire tempestivamente per evitare che i sintomi peggiorino e che da sintomatologie depressive e ansiose si evolvano in disturbi psichiatrici più gravi. Ma ancor prima, è necessario dare a ragazzi e ragazze la possibilità di accedere a un servizio che possa rispondere alle loro esigenze a livello emotivo e psicologico, con l’aiuto di esperti che seguiranno una formazione ad hoc”, afferma Damiano Rizzi, presidente della Fondazione Soleterre.

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