Diocesi: don Pagniello alla Caritas di Albenga-Imperia, “fare la ‘propria parte’ per realizzare ciò che è bene comune”

“Occorre promuovere la partecipazione che significa, anzitutto, ‘fare la propria parte’ per realizzare ciò che è bene comune. Occorre poi rendere i giovani protagonisti, valorizzandone la capacità di intercettare le domande della realtà che li circonda, di interpretarle e di costruire le possibili risposte. Prestare attenzione alle ‘periferie’, come ricorda spesso Papa Francesco, sia quelle geografiche, sia quelle esistenziali”. Sono le tre attenzioni che ispirano l’operato della Caritas Italiana ricordate dal direttore, don Marco Pagniello, durante il convegno della Caritas diocesana di Albenga-Imperia di cui ricorre il cinquantesimo di fondazione. L’evento, svoltosi sabato presso il seminario di Albenga, ha visto la numerosa presenza di volontari e sacerdoti: “Segno di una realtà Caritas – ha affermato la direttrice, Antonella Bellissimo – fatta di gruppi più o meno strutturati, diffusamente presenti sul territorio diocesano”. Ha partecipato al convegno anche il vescovo diocesano, mons. Guglielmo Borghetti.
Nel suo intervento “Opere, segno di carità”, don Pagniello ha ribadito cosa significhi aiutare gli altri con spirito cristiano: “Riconoscersi poveri per lavorare ‘con’ i poveri e non ‘per’ i poveri, affinché questi entrino a far parte pienamente delle nostre comunità parrocchiali, vere destinatarie dell’operato delle Caritas; agire pensando che, oltre alle povertà più immediatamente riconoscibili, oggi ad esempio quelle economiche o legate ai migranti, esistono povertà spirituali e anche psicologiche”.

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