“Nonostante tutto sembri remare contro oggi abbiamo toccato con mano che insieme possiamo aprire la porta alla speranza e al fare”. Così Elena Granata, urbanista del Politecnico di Milano e vicepresidente del Comitato delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, ha concluso il lavori del Cantiere per Catania sul tema “Costruzione della città e partecipazione”.
In un momento storico in cui la partecipazione è in crisi a tutti i livelli, la giornata catanese che ha visto protagonista Granata ha fatto emergere numerosi esempi di attori della trasformazione sociale in ambito etneo. “Nelle città che abbiamo ereditato e che non sono più a misura dei nostri bisogni – ha commentato la Granata – c’è bisogno di plasmatori di luoghi, persone magari senza delega che si sbracciano per riqualificare un territorio, un ambiente sociale”.
La città etnea, sabato scorso, ha vissuto una giornata intensa di testimonianze positive: di mattina durante la Giornata sociale diocesana e al pomeriggio al Seminario di formazione del Cantiere per Catania. Protagonisti dei due eventi, oltre a Granata, l’arcivescovo Luigi Renna (che è presidente del Comitato delle Settimane sociali), l’ex prefetto Claudio Sammartino (coordinatore del Cantiere per Catania), don Alfio Carbonaro (direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali), Mirko Viola (del Cantiere per Catania) e oltre duecento persone che hanno preso parte attivamente ai 6 laboratori e gruppi di lavoro che si sono tenuti sul tema delle buone pratiche. E durante i lavori non sono mancate le testimonianze di gruppi, associazioni, cooperative che operano nelle periferie urbane e nei luoghi più sperduti della provincia etnea con progetti rigenerativi del territorio.
Al seminario del Cantiere per Catania, tenutosi nel pomeriggio nella sede della Scuola superiore dell’Università di Catania, sono intervenuti anche il rettore Francesco Priolo, il vicesindaco di Catania, Paolo La Greca, il direttore della Scuola superiore, l’archeologo Daniele Malfitana.
La giornata di lavoro a Catania sul tema della democrazia e della partecipazione è stata l’inizio di un cammino che porterà a luglio al grande raduno nazionale di Trieste delle Settimane sociali. “Quando il desiderio della democrazia decade – ha detto dal canto suo l’arcivescovo Luigi Renna – subentrano i populismi che sognano un sistema di diritti senza democrazia e di democrazia senza diritti e mostrano una preferenza per la democrazia diretta contro quella rappresentativa”.
Concludendo la giornata di lavori, il coordinatore del Cantiere per Catania, Claudio Sammartino, ha sottolineato l’importanza di “avviare processi che aiutino il desiderio di partecipare alla costruzione del bene comune e di avviare reti sociali che rafforzino la democrazia”.