(da Assisi) “Preoccupa, in queste ore, il risorgere dell’antisemitismo”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, introducendo l’Assemblea straordinaria dei vescovi italianai, in corso ad Assisi. “Sappiano i nostri fratelli ebrei italiani che la Chiesa non solo è loro vicina, ma che considera ogni attacco a loro, anche verbale, come un colpo a sé stessa e un’espressione blasfema di odio”, ha proseguito il cardinale, citando le parole del cardinale Bassetti: “Ancora sentiamo il dolore per il fatto che i cattolici italiani avrebbero potuto fare di più quando gli ebrei venivano discriminati con le leggi razziali del 1938”. “Non resteremo indifferenti!”, ha garantito il presidente della Cei: “La fine dell’antisemitismo è un impegno educativo, religioso e civile della Chiesa italiana, che non sottovaluta i rigurgiti di odio e razzismo, per chiunque. La pace ha il primato nei nostri pensieri e nelle nostre azioni. Non è solo l’urgenza del momento a imporci tale primato, ma la natura stessa della Chiesa”. “Sappiamo quanto sia ampio il significato biblico dell’espressione ‘pace’, invece tanto ridotto a quieto vivere o a benessere individuale”, ha assicurato il cardinale: “Sentiamo forte e per tutti l’imperativo di comunicare il Vangelo della pace in un mondo sprofondato nell’ora delle tenebre e che anela alla luce”. “Non possiamo lasciare che la cultura della guerra, quella dell’odio, dell’ignoranza, del pregiudizio, si diffonda, favorita dal vuoto di pensieri, idee, cultura”, il monito: “Sono questi i segni dei tempi nei quali pensare la formazione alla fede e alla vita”.