Famiglia: Roma, ieri presentazione del libro delle Acli sull’Amoris Laetitia che mostra “la bellezza e la fragilità delle relazioni umane”

“Il libro ‘Il prisma della famiglia. Viaggio dentro e oltre l’Amoris Laetitia’ è un frutto corale che nasce dal territorio. Abbiamo voluto rileggere l’Amoris Laetitia in chiave alta, con un approccio ecclesiale, ma anche concreto, rappresentando la bellezza e la fragilità delle famiglia”. Così Lidia Borzì, consigliera di Presidenza Acli con delega alla Famiglia e agli stili di vita, che ieri pomeriggio, presso il Palazzo Lateranense di Roma, ha presentato il nuovo volume delle Acli, durante l’evento “Famiglia e benessere, verso un sistema di welfare innovativo con e per la famiglia”, seconda tappa del percorso laboratoriale organizzato dal dipartimento “Famiglia e stili di vita” delle Acli nazionali. A moderare l’incontro è stata Chiara Pazzaglia, delegata nazionale Acli per la comunicazione e giornalista.
La pubblicazione nasce dalla rilettura del ciclo di seminari che le Acli hanno organizzato in tutta Italia, partendo dall’esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia”. “Questo volume poggia su quattro verbi: ascoltare le famiglie; interpretare la realtà con uno sguardo che metta al centro il territorio; agire con una azione concreta, come le Acli fanno da anni, e immaginare una famiglia generativa non solo per i figli, ma anche per la coesione sociale”.
“La famiglia rende domestico il mondo, dice Papa Francesco”, ha continuato Borzì, “e con la famiglia dobbiamo ripartire a parlare di pace. La pace non è solo nelle mani dei grandi del mondo, ma anche noi, con le nostre reti, con le nostre associazioni possiamo costruire legami di pace quotidiana. Bisogna ricordare che la famiglia è un incubatore di relazioni buone”.
Il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che ha scritto la prefazione del libro, ha sottolineato, in un videomessaggio, il lavoro svolto dalle Acli a favore delle famiglie: “Questa pubblicazione propone una riflessione importante che parte dal basso, dal laboratorio concreto della vita di questo prima che sono le famiglie, piene di tante sfaccettature. Esse sono indispensabili per la tenuta della società civile e anche per la Chiesa stessa. Mi auguro che questa riflessione posso portare a scelte concrete nel saper ritrovare la bellezza e la gioia dell’amore. Certamente ci aiuterà a proseguire la scelta di vicinanza e difesa della famiglia, che ritrova se stessa guardando fuori, non chiudendosi, ma spendendosi nella costruzione di una casa comune”.

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