La comunità educativa parrocchiale “Marien Garten” di La Paz (Bolivia) ha inaugurato il blocco scolastico tecnologico-artistico in onore di mons. Eugenio Scarpellini, vescovo di El Alto, originario della diocesi di Bergamo, morto nel 2020 dopo aver contratto il virus del Covid-19. La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 9 novembre, con la partecipazione delle autorità ecclesiastiche e civili, del personale docente e amministrativo della scuola, dei genitori, degli studenti, della comunità parrocchiale di Santiago Apostolo di Munaypata e con la presenza speciale del fratello di mons. Scarpellini, Lodovico, che insieme alla moglie e a una delegazione di Bergamo ha ricevuto i ringraziamenti della popolazione locale.
Nell’atrio della chiesa parrocchiale si è tenuta un’accoglienza della Commissione di Bergamo e dell’Ambasciata d’Italia alla presenza dell’ambasciatore d’Italia, Fabio Messineo. Padre Giovanni Algeri, parroco della parrocchia di Munaypata, ha incoraggiato gli studenti a mettere in pratica la parola di Dio e a essere sale e luce per la zona di Munaypata e per il mondo. Il blocco tecnologico-artistico è composto da quattro piani e un seminterrato, dove si trovano aule, laboratori di informatica, gastronomia, contabilità, arti plastiche, design, danza e musica, una sala polivalente, spazi amministrativi e uno spazio per la Caritas parrocchiale. L’ambasciatore Messineo ha ringraziato per la fratellanza che esiste tra l’Italia e la Bolivia e ha detto che questo è un segno concreto della presenza della diocesi di Bergamo. Infine, ha condiviso il desiderio che questo spazio serva a dare frutti di impegno e benessere per lo sviluppo locale boliviano.
In un momento speciale di svelamento della targa commemorativa del nuovo blocco, Lodovico Scarpellini ha ringraziato, a nome della sua famiglia, per l’invito a partecipare all’inaugurazione di questo spazio educativo e ha ricordato mons. Eugenio Scarpellini per il suo massimo impegno in tutte le occasioni che gli si sono presentate. Lodovico ha ricordato i tempi in cui il fratello era in seminario ad aiutare i bambini, nelle sue prime parrocchie a formare gruppi giovanili e l’accettazione della missione in Bolivia, dove ha realizzato opere a favore della salute e dell’educazione, confermando il suo altruismo e la fermezza delle sue decisioni. In ambito sociale e politico, mons. Scarpellini è ricordato per la sua opera di mediazione.
Padre Basilio Bonaldi, sacerdote della diocesi di Bergamo, che ha ricordato mons. Eugenio Scarpellini come “l’uomo che volava”. Ha anche sottolineato l’importanza di dare continuità alle tante opere realizzate dai confratelli di Bergamo e ha ringraziato i boliviani per tutto quello che hanno ricevuto in questo tempo. “Noi bergamaschi abbiamo dato molto, ma abbiamo ricevuto molto di più dai boliviani e dalla Bolivia”, ha detto.