Tempo del Creato: mons. Pizziolo (Vittorio Veneto), “la sostenibilità non va mai disgiunta dall’attenzione agli altri temi sociali in cui si riscontrano ugualmente aspetti problematici dal punto di vista etico”

“Grandi mete e piccoli passi. Orientamenti e attenzioni, per un cammino da compiere insieme”: è questo il titolo del messaggio per la conclusione del mese del creato 2023 presentato da mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, sabato sera nel contesto della consegna del premio Toniolo a Pieve di Soligo, nel giorno della nascita al cielo dell’economista trevigiano beato. Ricordando l’avvio a livello diocesano di un “Tavolo di dialogo” ad opera dell’Ufficio per la pastorale sociale, “in cui si mettevano a confronto Consorzi di tutela vitivinicoli e alcuni movimenti ambientalisti attivi nelle nostre zone”, il presule, “a distanza di due anni”, – grazie al contributo che è stato dato a questo testo dagli stessi attori che siedono a quel Tavolo, divenuto nel frattempo “Tavolo per la sostenibilità” –, desidera “ora incoraggiare nuovamente questo cammino di crescita comunitaria, anche alla luce del recente rilancio di Papa Francesco con l’esortazione apostolica Laudate Deum del 4 ottobre scorso”.
“Papa Francesco ci ha ricordato con forza e vero realismo che rispetto al tema ambientale ci sono scelte da compiere con urgenza e concretezza. Anche il nostro cammino in diocesi – osserva mons. Pizziolo – necessita di una decisa accelerazione rispetto al processo di crescita culturale e morale che è stato da tempo avviato, nella consapevolezza che ‘un ambiente sano è anche il prodotto dell’interazione dell’uomo con l’ambiente’ in un’armonica sinergia tra sistemi naturali e sistemi sociali (cfr. Laudate Deum, n. 27)”.
Il vescovo ricorda: “Affermare la positività di un cammino, che lentamente sta progredendo, non significa avere uno sguardo ingenuo, quasi che non rimangano ancora passi da compiere e priorità da raggiungere. Lo slogan assunto allora dal ‘Tavolo di dialogo’, che affermava la necessità di raggiungere ‘Grandi mete, con piccoli passi’, ci aiuta a non scambiare le piccole acquisizioni con il raggiungimento di importanti traguardi”. Fra questi traguardi, “certamente rimane anzitutto quello di un’azione decisa per ridurre l’inquinamento ambientale in agricoltura come in ogni altro ambito, con tutto ciò che consegue rispetto alla necessità di modificare gli stili di vita, spesso segnati da logiche di consumo ben oltre la possibilità che il nostro pianeta ha di rigenerarsi”. Similmente, “è necessario riconoscere che il modello economico su cui è imperniata la nostra società occidentale è ancora distante da una logica evangelica capace di creare una giusta distribuzione delle ricchezze per superare quella ‘cultura dello scarto’ che tende a ignorare coloro che vivono ai margini della società, mentre invece la massimizzazione dei profitti economici e lo sfruttamento delle risorse rischiano di diventare idoli ai quali subordinare la vita e la dignità delle persone”. Dunque, l’“aspetto della sostenibilità non va mai disgiunto dall’attenzione agli altri temi sociali in cui si riscontrano ugualmente aspetti problematici dal punto di vista etico, che richiedono un’urgente presa di coscienza e una decisa azione di cambiamento”.

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