“Tutti sono invitati a far parte della Chiesa”. Introducendo il modulo 2 dell’Instrumentum laboris, che caratterizza i lavori della seconda settimana del Sinodo sulla sinodalità, il card. Jean-Claude Hollerich, relatore generale al Sinodo, ha ripetuto le parole pronunciate dal Papa durante la Gmg di Lisbona e nell’omelia della messa di apertura del Sinodo. “In profonda comunione con il Padre attraverso lo Spirito Santo, Gesù ha esteso questa comunione a tutti i peccatori”, ha ricordato Hollerich: “Siamo pronti a fare lo stesso? Siamo pronti a farlo con gruppi da cui potremmo sentirci infastiditi perché il loro modo di essere sembra minacciare la nostra identità?”. “Se ci comportiamo come Gesù, testimonieremo l’amore di Dio per il mondo. Se non ci riusciamo, assomiglieremo a un club identitario”, il monito del porporato: “Che cosa significa questo per l’ecumenismo? Come possiamo vivere la nostra fede cattolica in modo tale che la profonda comunione che abbiamo sentito nella veglia di preghiera prima del nostro ritiro non sia una bella eccezione, ma diventi una realtà ordinaria? Come possiamo vivere profondamente la nostra fede nella nostra cultura senza escludere le persone di altre culture? Come possiamo impegnarci con donne e uomini di altre tradizioni di fede per la giustizia, la pace e l’ecologia integrale?”. In questa seconda settimana di lavori del Sinodo, la composizione dei Circoli Minori è cambiata, in base alla preferenze sia linguistiche sia tematiche fornite da ciascuno dei partecipanti, in modo da incrementare il confronto, l’ascolto e lo scambio.