Per arginare il disagio psicologico crescente servono politiche adeguate di supporto sociale (80%), fondi adeguati (63%), maggiore attenzione istituzionale sul tema (60%) e l’aiuto dei media per continuare a tenere alta la guardia sull’argomento (45%). Questo, in estrema sintesi, il parere espresso da una quarantina di Organizzazioni non profit (Onp) attive sul campo, contenuto nella ricerca “L’era del disagio” dell’Inc Non Profit Lab, presentata questa mattina a Roma presso la sede Rai di Viale Mazzini. Il 70% di queste Onp – tra cui Actionaid, Caritas, CdO Opere sociali, Serafico di Assisi, Save the Children, Terre des hommes – ha aumentato i propri servizi per fronteggiare l’emergenza, ma solo il 43% degli enti ha avuto fondi pubblici e appena il 3% li ha ritenuti adeguati alle proprie esigenze. Anche sul fronte degli interventi si riscontra un senso di limitazione e impotenza: il 43% ha offerto sportelli di assistenza psicologica (gratis o a prezzo ridotto), sensibilizzazione sulle persone in generale (28%) e informazione mirata su chi soffre di problemi psicologici (25%). Attivati numeri vedi e siti internet di assistenza (20%) e creati team di sostegno nelle scuole (15%). Tutto il possibile, “ma evidentemente non è ancora abbastanza per un tema che non può essere risolto al di fuori delle dinamiche di prevenzione, assistenza e cura offerte dallo Stato”, concludono le Onp.