“Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente, provocando centinaia di morti e feriti”. Lo ha detto il Papa, che al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime: “Prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia”. “Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti”, l’appello di Francesco: “La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina!”. “In questo mese di ottobre, dedicato, oltre che alle missioni, alla preghiera del Rosario, non stanchiamoci di invocare, per l’intercessione di Maria, il dono della pace sui molti Paesi del mondo segnati da guerre e da conflitti”, l’invito del Papa: “E continuiamo a ricordare la cara Ucraina, che ogni giorno soffre tanto, tanto martoriata”. Infine, un ringraziamento a “quanti stanno seguendo e soprattutto accompagnando con la preghiera il Sinodo in corso, evento ecclesiale di ascolto, condivisione e comunione fraterna nello Spirito. Invito tutti ad affidarne i lavori allo Spirito Santo”.