Ritrae un san Francesco che parla con gli animali – disegnato dal delicato tratto di Valentina Salmaso – la copertina di ottobre del “Messaggero dei Ragazzi”. L’editoriale del direttore descrive il santo come “un uomo che ha avuto uno sguardo buono e bello su tutta la Creazione. Come non ricordare il suo ‘Cantico delle creature’? Un canto di lode a Dio per le bellezze del mondo, composto da Francesco quando era cieco, eppure il suo sguardo era illuminato da una profonda relazione con il Signore, che amava con tutto il cuore […]. Francesco era talmente innamorato di Dio che non poteva che parlar bene di tutte le sue creature! E ai nostri giorni? Be’, spesso la natura è offesa e maltrattata, e siamo piuttosto preoccupati: i cambiamenti climatici, i disastri ambientali…”.
C’è, però, chi si dà da fare, a partire dai più giovani. Al loro impegno è dedicato il dossier “A.A.A. Cercasi ragazzi per l’ambiente” di Fabio Cruccu. Il tempo stringe per limitare il riscaldamento globale, cosa possono fare i ragazzi (e cosa possono fare gli adulti) per proteggere l’ambiente? L’attenzione per il clima è cresciuta negli ultimi cinquant’anni e le nuove generazioni sono più sensibili e informate sui rischi che corrono: scendono in piazza per far sentire la loro voce, creano mobilitazione sui social e agiscono insieme per chiedere ai leader globali di contenere l’innalzamento delle temperature.
Sempre di ecologia vissuta parla la rubrica Natura intitolata questo mese “I burci del Sile” e scritta da Laura Pisanello. Serena, Denise e Gloria, tre ragazze di 12 e 13 anni, quest’estate hanno vissuto un’esperienza emozionante, percorrendo su una canoa le placide acque del fiume Sile nei pressi di Casier, in provincia di Treviso. Lo hanno fatto come impresa di squadriglia degli scout di Gardigiano (Venezia).
Mentre la rubrica Cinema ci parla del film “Nina dei lupi”, nella recensione di Lorenzo Ciofani. È la storia di un’eroina dalla parte del Creato dell’omonimo film proiettato al Festival di Venezia e ora nelle sale cinematografiche, diretto da Antonio Pisu e tratto dal romanzo di Alessandro Bertante. In un mondo dove le tempeste solari hanno reso inutilizzabili ogni apparecchiatura elettronica, c’è solo un posto in cui gli umani riescono a sopravvivere: è il paesino nascosto tra le montagne in cui vive Nina, una comunità che continua a vivere in armonia con la natura, facendo a meno della tecnologia e usufruendo dei frutti della terra.
L’inchiesta “Credo, non credo, forse…” di Davide Penello analizza come vivono oggi i ragazzi la propria fede, il rapporto con Dio. Come di consueto l’autore si è confrontato su questo tema con i suoi alunni. Le crisi e gli abbandoni, tipici di quest’età, vanno affrontati come opportunità per riscoprire che Dio non è un’idea o una regola da seguire senza discussioni, ma una relazione che apre alla bellezza, alla verità e alla gioia.
Infine, l’intervista “Il buon gioco secondo Kafkanya” è realizzata con l’apporto di alcuni lettori del MeRa, coordinati da Laura Pisanello. Sono moltissimi i ragazzi che sognano di lavorare nel mondo dei social e dei videogiochi. Kafkanya, al secolo Virginia Gambatesa, streamer pugliese notissima anche per il suo impegno contro il cyberbullismo, risponde alle loro domande, da come si realizza un videogioco all’Intelligenza artificiale, fino alla violenza contro le donne nei video game.