“Abbi cura di lui”. La compassione come esercizio sinodale di guarigione: è il tema del messaggio del Papa per la XXXI Giornata mondiale del malato che la diocesi di Jesi celebrerà domani, domenica 8 ottobre. “La malattia fa parte della nostra esperienza umana – scrive Francesco – ma essa può diventare disumana se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono, se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione. Quando si cammina insieme, è normale che qualcuno si senta male, debba fermarsi per la stanchezza o per qualche incidente di percorso. È lì, in quei momenti, che si vede come stiamo camminando: se è veramente un camminare insieme, o se si sta sulla stessa strada ma ciascuno per conto proprio, badando ai propri interessi e lasciando che gli altri ‘si arrangino’. Perciò, in questa XXXI Giornata mondiale del malato, nel pieno di un percorso sinodale, vi invito a riflettere sul fatto che proprio attraverso l’esperienza della fragilità e della malattia possiamo imparare a camminare insieme secondo lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza”.
Il programma di domenica 8 ottobre nella chiesa parrocchiale di San Sebastiano a Jesi prevede l’accoglienza alle 15, la preghiera del santo rosario e la santa messa alle 16, presieduta dal vescovo Gerardo Rocconi, con il sacramento dell’unzione dei malati. L’animazione della liturgia sarà a cura del coro diocesano. Parteciperanno i volontari e le volontarie delle associazioni Avulss e Unitalsi. Le persone malate impossibilitate a partecipare saranno ricordate nella preghiera.