“La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea”. Lo afferma Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, al termine del summit informale dei 27 leader Ue tenutosi a Granada. Nella Dichiarazione finale il tema migratorio è assente. Segno evidente di una mancata convergenza tra i capi di Stato e di governo. Michel prova a rimediare con una sua generica presa di posizione.
“La migrazione irregolare deve essere affrontata immediatamente e in modo determinato. Non permetteremo ai trafficanti di decidere chi entra nell’Ue. […] Perseguiremo un approccio globale alla migrazione che combini una maggiore azione esterna, partenariati globali reciprocamente vantaggiosi con i Paesi di origine e di transito, affrontando le cause profonde della migrazione, opportunità di migrazione legale, protezione più efficace delle frontiere esterne dell’Ue, lotta risolutiva alla criminalità organizzata, tratta e traffico di esseri umani, strumentalizzazione della migrazione come minaccia ibrida, aumento dei rimpatri e aspetti interni, nel rispetto del diritto internazionale, dei principi e dei valori dell’Ue e della tutela dei diritti fondamentali”.