(Strasburgo) – Il Parlamento europeo, riunito dal 2 ottobre in plenaria a Strasburgo, ha adottato oggi in via definitiva una nuova normativa per l’uso volontario del marchio “green bond”, il primo del suo genere al mondo. Il regolamento, già concordato con i governi Ue, stabilisce norme uniformi per gli emittenti di obbligazioni che desiderano utilizzare la denominazione “European green bond” (obbligazione verde europea) o “EuGB” per la commercializzazione dei loro titoli. Si tratta di norme che, in linea con i criteri della tassonomia dell’Ue su attività economiche considerate ecosostenibili, “dovrebbero servire ad aumentare l’interesse per questo tipo di prodotto finanziario e sostenere la transizione dell’Ue verso la neutralità climatica”. Infatti gli investitori potrebbero indirizzare i loro fondi verso tecnologie e imprese sostenibili con maggiore fiducia e, la società che emette l’obbligazione “avrà maggiore certezza che questa sarà adatta agli investitori che desiderano aggiungere obbligazioni verdi al proprio portafoglio”. In termini di trasparenza, le nuove norme prevedono che tutte le imprese interessate ad utilizzare il marchio EuGB sono tenute a divulgare le informazioni su come vengono utilizzati i proventi del titolo, “impegnandosi a predisporre una strategia per la transizione verde dell’impresa dimostrando come tali investimenti contribuiscono alla sua realizzazione”. Previsto un sistema di registrazione e un quadro di vigilanza per revisori esterni delle obbligazioni verdi europee, ed il dovere per gli emittenti di un’obbligazione verde europea, di garantire che almeno l’85% dei fondi raccolti dall’obbligazione sia destinato ad attività economiche in linea con i criteri della tassonomia dell’Ue. Dopo l’adozione formale da parte del Consiglio, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue.