Prenderà il via venerdì 6 ottobre con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo nella cattedrale di Lucca la visita pastorale che mons. Paolo Giulietti compirà su tutto il territorio diocesano. Il presule nei prossimi tre anni visiterà tutte le 33 “Comunità parrocchiali” e le 2 “Chiese-nella-città” di Lucca e Viareggio, articolazioni territoriali volute dal Sinodo negli anni ’90 e concretamente attuate nell’arcidiocesi di Lucca dal 2020. Alla solenne messa in cattedrale, con inizio alle 18.30, sono convocate le rappresentanze di tutte le comunità parrocchiali, clero e laici, e tutti i fedeli che desiderano partecipare a questo momento inaugurale. La celebrazione coinciderà anche con l’inizio della prima tappa della visita pastorale che dal 6 ottobre al 26 ottobre interesserà la città di Lucca. A seguire toccherà a Viareggio e poi, da febbraio 2024, la visita si sposterà nella Valle del Serchio. Su www.diocesilucca.it possono essere reperiti tutti i dettagli, con il calendario che, di volta in volta, verrà aggiornato, e i materiali relativi a ogni territorio.
Come indicato nella Lettera di indizione, durante la visita pastorale – viene ricordato in una nota – non ci si fermerà alla sola conoscenza, ma si andrà verso progetti e cambiamenti difficilmente attuabili senza la chiarezza di un quadro d’insieme. Nel quadro della riforma avviata dal Sinodo degli anni ’90, la Visita di mons. Giulietti individuerà il grado di integrazione pastorale nelle singole Comunità parrocchiali, anche in vista di una migliore distribuzione del clero e di un diverso assetto degli Enti ecclesiastici. Promuoverà soprattutto la scelta missionaria, che apra le Comunità al territorio, rifuggendo le tentazioni conservative. Sarà occasione di un confronto sull’agire collegiale del clero e sulla corresponsabilità dei laici, per una Chiesa davvero sinodale. Affronterà anche il tema della gestione del patrimonio, anche per avviare una prassi amministrativa più affidata ai laici. Infine servirà a verificare le chiese principali delle Comunità, affinché rispondano ai criteri della Riforma liturgica conciliare – in vigore da oltre 60 anni – e affinché ne sia garantita ai disabili la piena accessibilità, con dispositivi adeguati e stabili.
“Il tema della Visita pastorale – ha scritto mons. Giulietti nella Lettera di indizione – è tratto dal capitolo 19 del Vangelo di Luca: è la frase rivolta da Gesù a Zaccheo, il ricco pubblicano che, nel desiderio di vedere il Signore che passa, non esita ad arrampicarsi su un albero per ovviare alla propria bassa statura. L’auto-invito di Gesù, davvero sorprendente per diversi motivi, riempie di gioia Zaccheo ed è per lui motivo per una sincera conversione. Anche la visita pastorale è un auto-invito del vescovo: vorrebbe, allo stesso modo, suscitare non la preoccupazione di sentirsi giudicati o l’ansia di fare bella figura, ma la gioia di un incontro sorprendente, che schiude inedite possibilità di rinnovamento personale e pastorale”. La visita pastorale terminerà domenica 4 ottobre 2026 con una concelebrazione diocesana nella cattedrale di Lucca. “Non ci sarà un progetto diocesano da consegnare, perché – spiegano dall’arcidiocesi – quello è un cammino già in essere caratterizzato da alcune scelte di fondo: il diverso assetto territoriale, l’attenzione all’età evolutiva, la missionarietà. Ci saranno percorsi locali già avviati, in base alle fasi della visita stessa, in una visione d’insieme che permetterà di fare scelte pastorali e amministrative con più aderenza alla realtà”.