Oggi, mercoledì 4 ottobre, nella Sala dello Studio teologico della basilica di Sant’Antonio a Padova, verranno presentate due repliche dalla formella raffigurante il Vir dolorum di Donatello, il cui originale si trova oggi montato al centro del paliotto dell’altare maggiore della Basilica del Santo, e il loro allestimento permanente in una sala del Museo antoniano.
Le due formelle, in scala 1:1, mostrano l’una l’intero rilievo e l’altra il particolare del volto di Cristo di questo capolavoro dello scultore toscano, di recente esposto nelle mostre di Firenze, Berlino e Londra e lui dedicate.
Le due formelle costituiscono l’esito di una ricerca coordinata dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova e sviluppata nell’ambito di un articolato progetto che ha visto il coinvolgimento di atenei e consorzi d’impresa del Veneto, poi proseguita come progetto di terza missione del Dipartimento dei Beni culturali. L’obiettivo della ricerca era la validazione di protocolli operativi allo scopo di ottenere repliche di manufatti artistici complessi in modo da rendere disponibili copie dell’originale, impiegabili per gli scopi più diversi, tra cui la possibilità di lettura tattile, per persone che sostituiscono al senso della vista quello appunto del tatto.
Importante è stata la collaborazione dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Padova e dall’allora presidente Roberto Callegaro, allo scopo di comprendere quali informazioni fossero significative per una lettura al tatto, così come dall’attuale presidente Lorenzo Martini, che ha curato la traduzione in braille dei testi predisposti per illustrare le due repliche.
I due manufatti, di proprietà dell’Università di Padova, sono stati infine concessi in deposito all’Associazione Centro studi antoniani e hanno trovato la loro collocazione ideale nel Museo antoniano al Santo (chiostro del beato Luca Belludi), accanto ai calchi dei rilievi di Donatello realizzati nel corso dei secoli, dei quali abbiamo diverse informazioni, che costituiscono una sorta di traccia dell’ininterrotto e alto interesse che sempre l’opera di Donatello ha suscitato. Si tratta, per il Museo, di un’importante acquisizione, volta a mostrare le tecnologie più avanzate oggi a disposizione per la realizzazione di repliche e a promuovere l’accoglienza e l’inclusività nell’accesso al Museo di persone con disabilità. Interverranno padre Antonio Ramina, rettore della basilica di Sant’Antonio, padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro studi antoniani, Giovanna Baldissin Molli, presidente dell’Associazione Museo antoniano, Barbara Arfé, delegata all’Inclusione e alla Disabilità dell’Università di Padova, Giovanna Valenzano, direttrice del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova e presidente della Veneranda Arca del Santo, Maria Stella Busana, coordinatrice del progetto Temart per il Dbc e referente della Commissione terza missione del Dbc dell’Università di Padova.