Bisogna arrivare a garantire in Lombardia cure palliative specialistiche anche agli anziani delle Rsa e alle persone disabili delle Rsd: tra il 40% e il 65% ne avrebbe bisogno. È l’estensione delle cure palliative l’obiettivo a cui guarda “Le cure palliative oggi: la cultura della vita – Valori e sviluppi in nuovi ambiti di applicazione”, il convegno organizzato domani, giovedì 5 ottobre, dalle 9 alle 17, a Villa Cagnola a Gazzada Schianno (Varese), da Uneba Varese, in collaborazione con Uneba Lombardia, voce del non profit di radici cristiane che raccoglie 452 enti del settore sociosanitario e sociale.
“Il bisogno delle cure palliative in Rsa”, dalle 10, è la prima sessione del convegno, con moderatore Marco Abbiati di Ats Insubria e relatori Ivanoe Pellerin di Lilt Varese, Fabrizio Giunco di Fondazione Don Gnocchi e Paola Di Giulio per l’Istituto superiore di sanità.
A seguire, dalle 11.45, “Le cure palliative di oggi e di domani – Aspetti organizzativi” con gli interventi di Antonio Sebastiano dell’Osservatorio settoriale Rsa, Gianpaolo Fortini e Carla Longhi per le S.C. Cure pallative di Asst Sette Laghi e Asst Lariana, Luca Moroni della Commissione cure palliative Uneba Lombardia; modera Carlo Marazzini, della Commissione Adi Uneba Lombardia.
Infine, dalle 14, “Etica e comunicazione nel contesto delle cure palliative”: dopo la relazione di con Marta De Angelis per la Società italiana di cure palliative, interverranno l’oncologo Mauro Bandera, Debora Leindorf di Fondazione Molina, Silvia Bison, Laura Ceppi, Serena Tordo e Maria Calandra di La Provvidenza. Moderano Aurelio Filippin di Opi Varese e Alice Brenna dell’hospice Il Nido.
Sempre più spesso le persone accolte in Rsa e Rsd sono in condizioni di salute estremamente fragili, con pluripatologie e cronicità. A necessitare di cure palliative possono essere, ad esempio, le persone affette da malattie neurodegenerative, come Alzheimer o Parkinson o sclerosi laterale amiotrofica.
A oggi, invece, la rete di cure palliative di Regione Lombardia, di cui sono nodi anche molti enti Uneba, si rivolge per il 72% a malati oncologici, attraverso i 73 hospice e le 131 Unità di cure palliative domiciliari: tutti assieme, nel 2012 hanno assistito 25.000 malati.
Si tratta di un traguardo importante che vede la Lombardia in testa tra le regioni italiane ma molto è ancora da fare. Si stima infatti, sulla base di studi dell’Oms, che in Lombardia resta senza cure palliative specialistiche oltre il 50% di chi ne avrebbe bisogno.
Il convegno ha registrato il tutto esaurito con oltre 200 iscrizioni di medici, infermieri, Oss e altre professionalità. “Il grande riscontro registrato oggi alla giornata di studi ci conforta rispetto alla maturata sensibilità degli operatori del settore. Il bisogno è senz’altro presente e le attuali insufficienti risposte rendono momenti di riflessione e studio come questi una necessità che, speriamo, sarà propedeutica a un cambiamento sostanziale nel trattamento dei pazienti interessati”, dichiara Luca Edoardo Trama, presidente di Uneba Varese.