“Cari giovani, mai come in questo momento storico il tema della prossima Giornata mondiale della gioventù, ‘Lieti nella speranza’ (Rm.12,12), è particolarmente significativo per la nostra vita quotidiana sia personale che comunitaria”. Sono queste le parole che mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, scrive nella lettera ai giovani del mese di novembre, ricordando l’appuntamento del 26 novembre, domenica di Cristo Re, quando si celebrerà la 38ª Giornata mondiale della gioventù, in programma nella diocesi aprutina sabato 25 novembre alle ore 16 nella parrocchia Sacro Cuore di Roseto degli Abruzzi, preceduta sabato 18 novembre dal Pellegrinaggio dei maturandi e universitari ad Assisi. “Anche noi vogliamo esserci! Esserci non solo come spettatori, ma anche come protagonisti della costruzione di una società nella quale il bene dei nostri fratelli e sorelle è la nostra gioia”, aggiunge mons. Leuzzi invitando i giovani ad avere il coraggio di analizzare, con umiltà e semplicità, le proposte che vengono offerte, diffidando da quelle che non promuovono la speranza. “Siamo in un tempo in cui anche le buone intenzioni possono essere strumentalizzate. Non dobbiamo avere paura! Dobbiamo imparare a saper guardare lontano. Quando lo sguardo è limitato, la speranza si spegne. Molte volte cerchiamo il successo immediato che ci impedisce di guardare oltre e di non sperare più. Il Risorto è Colui che apre sempre nuovi orizzonti alla nostra vita, perché Lui vede dietro ogni avvenimento nuove possibilità di crescita”. Il vescovo di Teramo-Atri sprona i giovani a superare qualsiasi fallimento, non evadendo ma restando fedeli ai propri impegni affidandosi a Gesù e restandogli fedeli. Non confondere la speranza con l’utopia! Con i piedi per terra, cammina! Sperimenterai che il Risorto cammina con te!”, aggiunge mons. Leuzzi, sottolineando quanto il mondo abbia bisogno di speranza, diffusa da testimoni coraggiosi ed operativi che invitano a guardare lontano attraverso le responsabilità di ognuno per costruire un mondo migliore. “Non demandare agli altri ciò che puoi fare tu! Insieme doniamo speranza a tutti i fratelli e sorelle che incontriamo, certi che non siamo soli! Il Risorto è con noi e cammina con noi”, conclude il vescovo.