“I lavori del Sinodo hanno dato inizio ad un percorso delicato e importantissimo che riguarda i temi della comunione, partecipazione e missione della Chiesa”. È quanto si legge in una nota della Federazione italiana scuole materne, inviata dalla Presidenza nazionale alle circa 9000 realtà educative che vi aderiscono, frequentate da mezzo milione di bambini, e dove lavorano oltre 40mila addetti . L’assemblea sinodale, secondo la Fism, ha “aperto nuove strade attraverso un documento di ampio respiro, un testo che ci invita ad incontrarlo, a farlo nostro. A tesserlo di vita vissuta. L’orizzonte del Sinodo è la sinodalità, una chiamata chiara a camminare insieme ‘con’ e ‘nella’ Chiesa, ‘per’ e con i piccoli e i giovani”. La sinodalità, si legge ancora nella nota diffusa e firmata dal presidente nazionale Giampiero Redaelli e da Barbara Rossi, consigliere nazionale, docente presso l’Istituto di scienze religiose di Milano, rappresenta senza dubbio “il simbolo che la Chiesa dà alla partecipazione”. In questa prospettiva, ribadisce la nota della Fism, si riconosce alle scuole dell’infanzia cattoliche e di ispirazione cristiana il loro costituire “parte integrante e insostituibile della missione della Chiesa”. Da qui il ruolo di “una scuola che riconosce il compito di risplendere di sinodalità attraverso le relazioni tra dirigenti e docenti, tra docenti e famiglie, tra bambini e insegnanti”. “Risulta evidentemente chiaro – continua il testo – che i docenti e gli educatori in questo cammino sono centrali per il rinnovamento che il Sinodo chiede. Le scuole cattoliche e d’ispirazione cristiana sono poi luogo che esprime l’esortazione sinodale. Si tratta di luoghi fisici e relazionali che pongono il desiderio educativo alla base del cammino comune e dell’incontro con il Vangelo”. Infine, osserva la Fism, “esse hanno il compito di proporre e incarnare un modello di educazione e di formazione umana capace di mettere in dialogo la fede con le istanze del mondo di oggi, come le differenti prospettive che riguardano l’uomo, con le sollecitazioni che provengono dalla scienza e dalla tecnica, con i cambiamenti sociali e l’impegno verso la giusta convivenza”.