Sono passati 170 anni da quanto fu istituita la metropolia greco-cattolica romena e l’anniversario è marcato dai greco-cattolici romeni con un simposio e una messa solenne a Blaj. I due eventi aprono anche la sessione autunnale del Sinodo della Chiesa greco-cattolica romena. Il simposio è iniziato, nel pomeriggio di oggi con il messaggio del card. Lucian Mureșan, arcivescovo maggiore della Chiesa romena unita con Roma, greco-cattolica. Il porporato ha ricordato la Bolla “Ecclesiam Christi ex omni lingua”, con la quale Pio IX elevò nel 1853 la Chiesa greco-cattolica romena alla dignità di arcieparchia e metropolia. Inoltre, ha evocato il tempo di persecuzione (1948-1989), “quando la Chiesa greco-cattolica ha ricevuto la corona del martirio, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime”. Il card. Mureșan ha sottolineato anche il contributo dei greco-cattolici romeni “al tesoro della cattolicità con la ricchezza e la bellezza del proprio patrimonio liturgico, spirituale e disciplinare” e alla modernizzazione della società romena, attraverso le sue istituzioni educative e culturali. “La Chiesa greco-cattolica romena ha ampiamente dimostrato che si può essere nello stesso tempo buoni cattolici e buoni romeni”, ha affermato il cardinale, ringraziando Dio e rinnovando la fedeltà verso il Santo Padre. Martedì mattina, i vescovi greco-cattolici romeni celebreranno la divina liturgia nella cappella dove è sepolto il primo metropolita, mons. Alexandru Șterca-Șuluțiu.