“Siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. Sono le parole rivolte ad un gruppo di donne uscite da contesti mafiosi, accompagnate da don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e ricevute oggi in udienza. “Immagino che ci siano momenti di paura, di smarrimento”, ha proseguito Francesco: “In questi momenti pensate al Signore Gesù che cammina al vostro fianco. Non siete sole”. “Voi sapete che tra i discepoli di Gesù c’erano anche alcune donne”, ha ricordato Francesco: “Quelle donne – come del resto gli uomini – non erano persone perfette, angeliche: erano donne provate dalla vita, a volte contagiate dal male. Erano donne che Gesù ha accolto con compassione e tenerezza e le ha guarite. Con Lui hanno fatto il cammino della liberazione. E lo hanno fatto proprio camminando con lui e con gli altri discepoli. È così: si diventa liberi non per magia, ma camminando con il Signore, condividendo i suoi passi, la sua strada, che passa necessariamente attraverso la croce e porta alla risurrezione”. “Vi consiglio di tenere sempre con voi un piccolo Vangelo”, la raccomandazione finale: “Ogni giorno leggetene un brano, con calma, e immaginate di essere con lui, in mezzo ai discepoli. E in realtà è proprio così: lui cammina con noi ogni giorno nella strada della vita. La sua croce dà senso alle nostre croci e la sua risurrezione è fonte di speranza”.