“È fondamentale avere luoghi di incontro, ancor più nel contesto attuale, che è ormai quello di un periodo di guerra. La Fafce, con le sue diverse realtà che la compongono, vuole essere esempio di dialogo, ad intra, anche nella Chiesa in questo tempo di sinodalità, e ad extra, a partire dalle istituzioni europee”. Così il presidente della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce), Vincenzo Bassi, riflettendo sulla riunione d’autunno del consiglio direttivo che si è svolto a Bruxelles nei giorni scorsi. Due temi in particolare sono stati al centro dei lavori: i cambiamenti demografici di cui si è discusso in un seminario di alto livello con la partecipazione di Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea. “I giovani e la salute mentale: le famiglie come i loro migliori alleati”, è stato il secondo tema, ed è anche il titolo di un documento adottato per ricordare alle istituzioni Ue l’importanza di “incoraggiare gli Stati membri a dare priorità alle politiche a favore della famiglia che riconoscano che le famiglie forniscono agli individui un senso di sicurezza, amore e appartenenza, essenziali per una buona salute mentale”. Nella cornice della riunione d’autunno è stata anche ufficialmente presentata e benedetta un’opera dell’artista Jesús Arévalo, vincitore del Concorso europeo d’arte. È una statua che raffigura Giuseppe, un padre ebreo con la kippah e i riccioli laterali, che tiene per mano il piccolo Gesù, a cui insegna a muovere i primi passi. La riunione ha sancito l’ingresso dell’associazione olandese opGROEIsymposium come nuovo membro Fafce.