Parlamento Ue: minacce alla libertà di stampa, norme per tutelare la trasparenza e l’indipendenza dei media europei

(Strasburgo) “A fronte delle crescenti minacce alla libertà dei media nell’Ue”, il Parlamento ha adottato oggi, a Strasburgo, la sua posizione sulla legge che mira a rafforzarne la trasparenza e l’indipendenza. Nel mandato negoziale del Parlamento sulla legge europea per la libertà dei media, adottato con 448 voti favorevoli, 102 contrari e 75 astensioni, si prevede l’obbligo per i Paesi Ue di “garantire la pluralità dei media e di proteggerne l’indipendenza da interferenze governative, politiche, economiche o private”. Nel testo legislativo adottato, i deputati “propongono misure per vietare ogni forma di ingerenza nelle decisioni editoriali e per impedire che siano esercitate pressioni esterne sui giornalisti”, attraverso ad esempio l’obbligo di rivelare le fonti, l’accesso a contenuti crittografati sui loro dispositivi o l’uso di software spia. Per valutare l’indipendenza dei mezzi d’informazione, il Parlamento intende obbligare tutti i media, compresi quelli che sono microimprese, a pubblicare informazioni sul loro assetto proprietario. “I deputati – specifica un comunicato – vogliono inoltre che i media, inclusi le piattaforme online e i motori di ricerca, riferiscano sui fondi che ricevono attraverso la pubblicità statale e sul sostegno finanziario pubblico, sia che si tratti di fondi provenienti da Paesi dell’Ue che da Paesi terzi”.
Il Parlamento nella seduta odierna ha poi approvato nuove norme per proteggere i lavoratori dell’Ue dai rischi per la salute legati all’amianto e per migliorare l’individuazione precoce dell’amianto.
I deputati hanno quindi approvato la loro posizione sulla proposta della Commissione di una revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-2027 con 393 voti contro 136 e 92 astensioni, nella quale chiedono 10 miliardi di euro in più per il periodo 2024-2027, oltre ai 65,8 miliardi di euro proposti dalla Commissione. “Alla luce delle recenti sfide esterne, in particolare la guerra russa contro l’Ucraina, i deputati chiedono 2 miliardi di euro in più (rispetto alla Commissione) per affrontare e le questioni relative alla migrazione, 3 miliardi di euro per la nuova Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa e 5 miliardi per migliorare la capacità dell’Ue di rispondere a crisi impreviste”.

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