“Guardare con entusiasmo e speranza al futuro che ci attende”. Lo ha detto mons. Fernando Ocáriz, gran cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce e prelato dell’Opus Dei, inaugurando il 39º anno accademico dell’Ateneo romano. Rivolgendosi a professori, collaboratori e studenti li ha invitati a vivere con “coraggio” l’obiettivo di giungere a una “crescita integrale dell’intera comunità accademica”.
Questo processo si concretizza in termini di “conoscenza, di ricerca scientifica, di interazione con altre realtà accademiche, ecclesiali e civili”, ha spiegato il prelato dell’Opus Dei, riferendosi anche ai nuovi “progetti” selezionati nei mesi scorsi. Entusiasmo e speranza sono altresì importanti, ha sottolineato Mons. Ocáriz, per prendere tutte quelle decisioni “per le quali è necessario pensare al bene di chi verrà dopo di noi” e così “allargare l’orizzonte dell’Università”.
Sull’insegnamento di San Josemaría Escrivá, ispiratore dell’Università della Santa Croce, l’attitudine deve essere quella di imparare a “pregare con il proprio lavoro”, che, se offerto a Dio, può avere una portata di bene “non solo per i diretti interessati ma per l’umanità intera”.
Poco prima, nell’omelia nella m essa di inaugurazione, concelebrata nella Basilica di Sant’Apollinare insieme ad altre autorità accademiche, il prelato aveva ripetuto l’incoraggiamento di San Josemaría a considerare come centro e radice “del nostro lavoro” la celebrazione eucaristica, attraverso la quale “Cristo ci mostra il suo amore sulla Croce”.
Data l’imminenza dell’inizio della prima sessione del Sinodo dei vescovi, mons. Ocáriz ha invitato la comunità accademica a pregare intensamente per questa intenzione, come richiesto da Papa Francesco.
La lezione inaugurale è stata affidata quest’anno a Pablo Gefaell, ordinario di Diritto canonico orientale presso la Facoltà di Diritto canonico, che ha esplorato gli elementi specifici dei diversi sistemi disciplinari, latino e orientale, che compongono l’”unico ordinamento giuridico della Chiesa”, “nato dal comune Battesimo e dalla comunione ecclesiale tra i fedeli”.
Nel suo intervento inaugurale, il rettore Luis Navarro ha ripercorso le maggiori attività scientifiche, interdisciplinari e interuniversitarie del trascorso anno accademico, evidenziando i progressi compiti dalla Santa Croce nei suoi ormai quattro decenni di vita.
“In questi anni, grazie all’aiuto di tanti benefattori e del lavoro dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, si osserva una progressiva maturità accademica – ha detto il rettore -. Abbiamo un’Università che gode di un meritato prestigio, che ha elargito 1.679 titoli di dottore, e 4068 di licenza in questi 39 anni”.
Nell’anno accademico 2023/24 gli studenti iscritti all’Università della Santa Croce sono stati 1.447, distribuiti nelle Facoltà di Teologia, Diritto canonico, Filosofia e Comunicazione istituzionale e nell’Istituto superiore di scienze religiose all’Apollinare.