“Non esiste una vera esperienza religiosa autentica che sia sorda al grido del mondo. Non c’è amore di Dio senza coinvolgimento nella cura del prossimo, altrimenti si rischia il fariseismo”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, nell’omelia della Messa presieduta nella basilica di San Pietro a conclusione della prima tappa del Sinodo sulla sinodalità. “Magari abbiamo davvero tante belle idee per riformare la Chiesa, ma ricordiamo: adorare Dio e amare i fratelli col suo amore, questa è la grande e perenne riforma”, ha spiegato Francesco: “Essere Chiesa adoratrice e Chiesa del servizio, che lava i piedi all’umanità ferita, accompagna il cammino dei fragili, dei deboli, degli scartati, va con tenerezza incontro ai più poveri. Dio l’ha comandato”.