Spirito di Assisi nel segno delle donne. Sono state infatti le rappresentanti di varie religioni le protagoniste del momento di preghiera interreligiosa svoltosi ieri pomeriggio nel Refettorietto della Porziuncola, in collegamento con l’iniziativa del Santo Padre in San Pietro. Silvina Chemen della Comunità ebraica Bet-el in diretta da Buenos Aires; Maymouna Abdel Qader, del Centro culturale islamico di Perugia; Marinella Bulletti della Comunità Baha’i di Perugia; Mihaela Heisu, della parrocchia ortodossa romena di Perugia; (Kuhlo) Rosa Welday Tekle della chiesa ortodossa Tewahedo di Eritrea, e Irene Dunn della Congregazione anglicana di Assisi, hanno pregato per la pace e condiviso con i partecipanti le loro riflessioni, in occasione del trentasettesimo anniversario dello storico incontro interreligioso del 27 ottobre del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II. “Assisi è l’emblema della garanzia della pace. Siamo eredi di un padre comune, figli e figlie di una storia che ci ha pensate insieme nella pace. In tutto il mondo, in tutti i luoghi, moschee, chiese, università e altri centri di incontro si persegua il progetto di pace di Dio su questa terra e anche da Assisi le nostre voci sono unite”, le parole di Chemen. “Fa di noi uno strumento per la pace, affinché le sofferenze siano dimenticate, soprattutto oggi in Terra Santa”, l’appello di Maymouna Abdel Qader. Tra i momenti più significativi della cerimonia, la distribuzione di ramoscelli d’ulivo da parte di un bambino, a tutti i presenti e alle esponenti religiose che, simbolicamente, lo hanno piantumato in segno di speranza.
Gli incontri per ricordare lo spirito di Assisi continueranno oggi con il seminario in programma alle 16.30 nella sala della Conciliazione dal titolo: “Possono le religioni fermare la guerra?” al quale prenderanno parte il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, mons, Domenico Sorrentino; il sindaco di Assisi, Stefania Proietti; il presidente della commissione Spirito di Assisi, don Tonio Dell’Olio; Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro “Può la Chiesa fermare la guerra?”; il francescano padre Enzo Fortunato; Rita Moussalem, responsabile per il dialogo interreligioso Movimento dei focolari, e Maymouna Abdel Qader. Saranno in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ed Edith Bruck, la scrittrice di origini ungheresi sopravvissuta alla Shoah. Verrà poi trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Domenica 29 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.