“Il 2022 è stato un anno funesto per il mondo della scuola che ha visto 3 giovani studenti perdere la vita per attività legate ai Pcto (Percorsi per competenze trasversali e orientamento) eppure le morti di Giuseppe Lenoci, Giuliano De Seta e Lorenzo Parelli sembrano non aver cambiato molto: con l’inizio del nuovo anno scolastico, nessuna vera novità sembra poter garantire meglio la sicurezza dei nostri figli nelle ore in cui, durante gli ultimi tre anni delle superiori, entrano nel mondo del lavoro”. La denuncia viene oggi dall’Anmil. La “protesta silenziosa” contro questo stato di fatto vedrà l’Anmil al fianco dei genitori dei tre studenti, il prossimo 28 ottobre, alle ore 11, nel Parco Regina della Pace di Canosa di Puglia (Bt), per una iniziativa speciale di commemorazione con la piantumazione di tre querce che saranno inaugurate alla presenza del sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio, che ha dato patrocinio e supporto all’iniziativa, del vicepresidente nazionale dell’Anmil, Emidio Deandri, di Angela Lenoci, zia di Giuseppe, grazie alla quale è stata possibile questa iniziativa e numerose autorità e rappresentanti istituzionali, studenti e cittadini.
“L’intento di questa iniziativa simbolica è quello di richiamare l’attenzione dei ministri dell’Istruzione e del Lavoro, Giuseppe Valditara e Marina Elvira Calderone, che proprio un anno fa sono entrati in carica, ai quali chiediamo che quanto previsto nel disegno di legge in materia venga attuato quanto prima e, in particolare, relativamente al costituendo osservatorio sui Pcto cui chiediamo di essere formalmente inseriti”, spiega l’Anmil, che “da vent’anni anni ha focalizzato la propria attenzione sullo sviluppo di una nuova cultura della prevenzione, sia nelle scuole sia nel mondo del lavoro, e ha messo a punto proposte concrete e operative che meritano di essere valutate dai due Ministeri”.
“Le tre querce generosamente donate da un imprenditore che ha voluto rimanere anonimo, in memoria dei tre studenti tragicamente scomparsi nel 2022, durante le attività scolastiche connesse all’esperienza lavorativa – Giuseppe Lenoci, morto a 16 anni a Serra de’ Conti (An), Lorenzo Parelli, morto a Udine a 18 anni, Giuliano De Seta, morto a Noventa di Piave (Ve) a 18 anni – saranno quindi un simbolo cui spetterà a tutti noi dare un senso concreto per non piangere su nuove tragedie e anche se questa iniziativa non potrà attenuare il dolore delle famiglie, confidiamo possa però far tornare a parlare di morti sul lavoro anche in ambito scolastico, della gravità del fenomeno e dell’urgenza di iniziative che vedano tutti coinvolti nell’obiettivo di diffondere consapevolezza e attenzione, tanto più quando c’è di mezzo la vita di un giovane”.
L’Anmil “non lascerà mai sole queste famiglie e continuerà sempre a sviluppare una prevenzione reale fatta di cultura e consapevolezza e non solo di carte burocratiche”.