“Scuoti l’animo di chi è intrappolato dall’odio, converti chi alimenta e fomenta conflitti”. È una delle invocazioni del Papa, nella preghiera per la pace pronunciata questa sera nella basilica di San Pietro, insieme ai partecipanti al Sinodo sulla sinodalità, in occasione della Giornata di digiuno, penitenza e preghiera da lui indetta per implorare la pace nel mondo. “Asciuga le lacrime dei bambini – in quest’ora piangono tanto! – assisti chi è solo e anziano, sostieni i feriti e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari, consola gli sfiduciati, ridesta la speranza”, le parole rivolte a Maria: “Ti affidiamo e consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, quello che abbiamo e siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa perché, testimoniando al mondo l’amore di Gesù, sia segno di concordia e strumento di pace. Ti consacriamo il nostro mondo, specialmente i Paesi e le regioni in guerra. Il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione. Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio”.