Tumori del sangue: Ail lancia la campagna lasciti solidali “Cosa fai dopo la vita?” per sostenere la ricerca e garantire cure e assistenza ai malati

Fare un lascito solidale significa contribuire, attraverso un gesto di generosità, a dare ai pazienti ematologici un segno di speranza per il futuro: con questo messaggio Ail (Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma) sottolinea, attraverso la nuova campagna di comunicazione integrata “Cosa fai dopo la vita?”, il valore di uno strumento solidale che assicura sostenibilità al futuro della ricerca scientifica e contribuisce al progresso della società.
Per la missione dell’Associazione, i lasciti testamentari sono da sempre una risorsa preziosa: nel 2022 i fondi da lasciti solidali destinati dall’Associazione hanno raggiunto oltre 2 milioni e mezzo di euro. Negli ultimi dieci anni, grazie alla generosità di tanti italiani, Ail ha curato complessivamente più di 100 pratiche testamentarie con un provento totale da lasciti solidali di 8.034.288 di euro, attestando un aumento graduale pari al 600%. Anche grazie ai lasciti solidali, oggi Ail può finanziare in tutta Italia progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sanitario. Annualmente (dati 2022) l’Associazione sostiene 111 Centri di ematologia, garantisce cure domiciliari a 1502 pazienti in 26 province, accoglie 1330 ospiti presso le Case alloggio Ail in 33 province sul territorio, offre supporto a 7.303 tra pazienti e familiari/caregiver attraverso l’erogazione di servizi socio-assistenziali durante tutte le fasi della malattia. Un patrimonio associativo che si trasforma in maggiore conoscenza, cura del malato e terapie più efficaci e innovative.
Si tratta, spiega una nota, di “un gesto semplice e non vincolante a favore delle future generazioni, che può essere modificato in qualsiasi momento, senza ledere ai diritti degli eredi, rispettando le quote stabilite per legge. Non sono necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate in cause umanitarie e scientifiche anche un piccolo contributo può davvero fare la differenza. Si può decidere di lasciare anche solo una piccola somma di denaro o un bene mobile (opera d’arte, gioiello), un bene immobile (appartamento), il trattamento di fine rapporto (Tfr) o anche azioni e altri titoli d’investimento”. È possibile farlo in qualsiasi momento, “scegliendo se scriverlo di proprio pugno (testamento olografo) o farlo redigere da un notaio alla presenza di testimoni (testamento pubblico). Entrambi questi testamenti – conclude la nota – produrranno effetto solo al momento dell’apertura della successione, e sarà sempre possibile modificarli, annullarli o sostituirli”.

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