Sanità: Staiano (Sip), “serve una riforma complessiva della pediatria che metta al centro il bambino e l’adolescente”

“Favorire l’integrazione e la continuità dei percorsi di cura tra ospedale e territorio per garantire continuità assistenziale, rispondere meglio all’emergenza-urgenza pediatrica e alle patologie croniche, evitando la congestione inappropriata dei Pronto Soccorso e migliorando la risposta territoriale alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie”. Sono le indicazioni di Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), che ieri pomeriggio ha inaugurato a Torino i lavori del 78° Congresso. Tuttavia, questo non basta. Per la presidente Sip “serve una riforma complessiva che metta al centro il bambino e l’adolescente”. Sei le proposte che la Sip ha presentato al tavolo tecnico ministeriale per aggiornare il DM 70 (regolamento assistenza ospedaliera) e DM 71 (regolamento assistenza territoriale): estensione dell’età pediatrica sino a 18 anni e riconoscimento della specificità dell’area pediatrica; razionalizzazione delle piccole strutture ospedaliere di Pediatria e dei punti nascita; rimodulazione delle terapie intensive pediatriche; organizzazione della rete delle malattie rare; regolamentazione dei ricoveri chirurgici in età pediatrica limitando i ricoveri di pazienti pediatrici in reparti per adulti; rendere omogenea l’area pediatrica.
“Il punto essenziale – ha spiegato Staiano – è affermare con forza l’importanza di riconoscere una volta e per tutte l’area omogenea pediatrica”. Un’area che “includa a tutti i livelli i soggetti che vanno da 0 a 18 anni, dalla neonatologia fino all’età adolescenziale; che includa il territorio, l’ospedale e le subspecialità; che riesca ad interfacciarsi costantemente con la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori