Sanità: Staiano (Sip), “la fuga dei medici sta minando anche l’assistenza pediatrica”

“Sono 180mila i professionisti sanitari che, secondo i dati Ocse, tra il 2000 e il 2022 hanno scelto di lasciare l’Italia per lavorare all’estero. Un impatto pesante, se a questi si somma la fuga degli specialisti e dei medici in formazione dai servizi di emergenza-urgenza. Questa situazione incide negativamente anche sull’assistenza pediatrica”. A lanciare l’allarme è stata la presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano, aprendo ieri a Torino i lavori del 78° Congresso. “La carenza di specialisti è la spina nel fianco della pediatria italiana, che sta minando le basi di un sistema assistenziale considerato sinora tra i migliori al mondo”, ha spiegato precisando che il vero problema è “il travaso dei pediatri dall’ospedale verso il territorio in aggiunta, in linea con quanto accade in altre specialità, alla fuga verso l’estero, attratti da migliori condizioni”. Professionalità di elevatissimo profilo “che lasciano l’ospedale a causa di turni massacranti, continue aggressioni oltre che scarsa gratificazione economica, se consideriamo che gli stipendi del personale sanitario in Italia sono di gran lunga inferiori a quelli dei colleghi europei”.
“Un’ulteriore flessione rispetto allo scorso anno, che certifica ufficialmente l’estinzione della figura dello specialista in medicina d’emergenza con l’avanzata della figura del medico gettonista, che corrisponde irrimediabilmente a una diminuzione della qualità erogata in un ambito delicato come quello dei Pronto soccorso, oltre che a costi esorbitanti per i contribuenti”, ha concluso la presidente Sip.

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