È necessario “sicuramente un impegno comune per una de-escalation, per evitare un conflitto che potrebbe avere oggettivamente delle proporzioni oggi inimmaginabili. Mi pare che su questo ci sia unità di intenti e sicuramente il dibattito servirà a capire nel concreto che cosa l’Unione europea possa fare”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, incontrando i giornalisti all’arrivo all’Europa Building di Bruxelles prima del Consiglio europeo.
“Penso che l’Unione europea possa giocare un ruolo importante in questa fase”, ha sottolineato il premier: “Ho detto ieri in Parlamento e ribadisco qui che credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare una concretezza e una tempistica alla soluzione della questione palestinese, dare maggiore peso all’Autorità nazionale palestinese. Questo è un ruolo che l’Unione europea può giocare in questa fase ed è sicuramente una delle grandi chiavi di volte sulla soluzione in medio periodo”. “Poi – ha proseguito – nell’immediato c’è il tema umanitario, c’è il tema degli ostaggi, c’è il tema dei cittadini stranieri che attendono di uscire dalla striscia di Gaza, del ripristino del valico di Rafah, insomma tutte le questioni delle quali abbiamo discusso”. “C’è un immediato”, ha precisato Meloni, e “c’è un medio termine che però non deve essere considerato come ‘ne riparliamo dopo’, perché io continuo a ritenere che quello sia una delle cose più efficaci che si possono fare per aiutare la de-escalation, cioè per dire o meglio per svelare un bluff che secondo me Hamas porta avanti, cioè quello di aver fatto le cose atroci che ha fatto per difendere la causa palestinese”. “Non c’entra assolutamente niente Hamas con la causa palestinese – ha ribadito il presidente del Consiglio – e credo che sia giusto trovare un modo per raccontarlo, ovviamente per ribadirlo a chi già lo sa e magari per raccontarlo a chi non la vede così”.
“Penso che l’Unione europea possa giocare un ruolo importante in questa fase”, ha sottolineato il premier: “Ho detto ieri in Parlamento e ribadisco qui che credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare una concretezza e una tempistica alla soluzione della questione palestinese, dare maggiore peso all’Autorità nazionale palestinese. Questo è un ruolo che l’Unione europea può giocare in questa fase ed è sicuramente una delle grandi chiavi di volte sulla soluzione in medio periodo”. “Poi – ha proseguito – nell’immediato c’è il tema umanitario, c’è il tema degli ostaggi, c’è il tema dei cittadini stranieri che attendono di uscire dalla striscia di Gaza, del ripristino del valico di Rafah, insomma tutte le questioni delle quali abbiamo discusso”. “C’è un immediato”, ha precisato Meloni, e “c’è un medio termine che però non deve essere considerato come ‘ne riparliamo dopo’, perché io continuo a ritenere che quello sia una delle cose più efficaci che si possono fare per aiutare la de-escalation, cioè per dire o meglio per svelare un bluff che secondo me Hamas porta avanti, cioè quello di aver fatto le cose atroci che ha fatto per difendere la causa palestinese”. “Non c’entra assolutamente niente Hamas con la causa palestinese – ha ribadito il presidente del Consiglio – e credo che sia giusto trovare un modo per raccontarlo, ovviamente per ribadirlo a chi già lo sa e magari per raccontarlo a chi non la vede così”.